Si chiamano PA, Personal Assistants: sono affamati di luce riflessa, quella emanata dalle celebrità per cui lavorano. Sgobbano fino a spaccarsi la schiena, ventiquattr'ore su ventiquattro, sette giorni alla settimana. In balia dei capricci delle star, per le quali fanno - e sono - tutto: segretari, galoppini, contabili, amici, confidenti, strizzacervelli, cuochi, donne di servizio. Uno studio televisivo scenograficamente ideato come la hall di un hotel a 5 stelle, a cui I vip dello star system sono abituati tra tour ed ospitate. Otto aspiranti Personal Assistants assegnati ad altrettanti personaggi famosi per i quali dovranno provvedere a qualsiasi tipo di richiesta, organizzare gli appuntamenti professionali e magari anche personali.
Lo scopo del gioco è trovare il vero Personal Assistants a cui potrebbe andare in premio la possibilità di lavorare davvero per il personaggio seguito lungo il corso del programma.
La puntata settimanale si compone di prove speciali che dovranno affrontare gli aspiranti PA insieme con i propri Vip. Ogni prova avrà ovviamente dei vincitori e dei vinti, quest'ultimi verranno sottoposti al giudizio del pubblico a casa tramite il televoto. Ogni qualvolta che esce un concorrente uscirà dal gioco anche il Vip abbinato.
Il daytime racconterà l'esperienza degli aspiranti PA alle prese con la vita e gli impegni dei personaggi famosi, i quali potranno anche complicare il gioco mostrandosi più esigenti e petulanti del solito, creando situazioni imbarazzanti, diventando complici e confidenti o imprevedibili e difficili da gestire.

Trasmissione televisiva in cui per un ora e mezza giovani affabulatori, pubblicisti, aspiranti scrittori, narratori dilettanti, tra realtà e fantasia trascorrono un po’ di tempo inventando un racconto.
 Senza tradire lo stile personale ciascun partecipante subentra per alcuni minuti in una narrazione iniziata da altri e la prosegue liberamente fino a quando il suo posto sarà preso da un altro partecipante, scelto a caso da un compiuter, che deve anch’esso continuare il racconto “agganciandolo“ a quello precedente.
I partecipanti sono 5, hanno 10 minuti a testa per esporre un racconto.
Nomi noti nel mondo della narrativa o del comico brillante si alterneranno come Conduttori del programma.   Il Conduttore fornirà una breve frase indicativa che servirà ad iniziare il racconto, di tanto in tanto saranno introdotti degli elementi di disturbo che costringeranno i partecipanti a  modificare la narrazione ed il modo di esporla. Il Conduttore obbligherà a variarla in modo che da culturale diventi comica, da comica a storica, da storica a poliziesca….. Ogni partecipante potrà introdurre due/tre parole che dovranno essere utilizzate dal narratore durante la sua narrazione, saranno un empasse, saranno un aiuto? Dipenderà dalla verve e dai rilfessi del narratore.
Improvvise interruzioni daranno il via ad una simulazione di spot pubblicitari. Il Conduttore, comunicherà ad un partecipante scelto a caso l’argomento della simulazione: un carburante dietetico, ciabatte da alpinismo,una vacanza tra i ghiacci,scarpe super veloci, e questi dovrà inventarsi slogan e testo.  
Terminata la simulazione il racconto dovrà essere ripreso esattamente da dove era stato interrotto.
All’inizio della trasmissione ciascuno potrà scegliere due oggetti, forniti dalla Redazione, che potrà utilizzare come ispiratori della propria simulazione di pubblicità per renderla descrittiva anche visivamente.

Programma di intrattenimento musicale e culturale sulla disco music mondiale degli anni 70, partendo da singoli pezzi significativi inquadrati nel contesto musicale e sociale e nella biografia artistica dell’interprete.
Si prevedono 10 puntate, ciascuna dedicata ad un anno (dal 1970 al 1979), 5 brani musicali a puntata.
Le canzoni sono analizzate da un punto di vista contenutistico e formale, con frequenti riferimenti al contesto storico degli anni 70. Per ciascuna canzone significativa (per esempio, Supernature di Cerrone, 1977) si forniscono immagini di repertorio, interviste ad altri cantanti e autori influenzati dal pezzo, interventi di storici e critici musicali. Dopo il singolo brano, si analizzano: copertina del 45 e del 33 giri, altri brani contenuti nel long-playing, biografia dell’artista, fortuna della canzone nel cinema, nell’editoria, nell’immaginario collettivo.

Il programma è un RAVE di SATIRA UNDER 21. I comici sono 20 "svitati" prelevati dalle scuole superiori d'Italia. La novità è nel taglio della comicità: la satira dei "BAMBINI CATTIVI" non è né di sinistra né di destra, è satira dal basso. Quale basso? Il basso d'età. Il bersaglio dei "BAMBINI CATTIVI" sono gli adulti, i loro tic, i loro pregiudizi e il loro cattivo esempio. Lo show si svolge in un capannone abbandonato, nella migliore tradizione "clandestina" del rave. La compagnia esiste, è viva e scalciante.